giovedì 29 maggio 2014

One day you will understand :)




  Ok. Ci siamo.



È arrivato il momento di quel famoso post. Quello delle spiegazioni (forse confessioni?!), delle novità e aggiornamenti, quello dei cambiamenti. Quello che vi devo, ormai da un po'.



Tempo fa, esattamente qui, avevo parlato di rivoluzione. Una rivoluzione che sentivo stesse accadendo, stesse per arrivare. Non capivo cosa fosse in atto, cosa mi aspettava e cosa avrei trovato. Dopo aver tentato di fingere, di non ascoltare questo stimolo e quei pensieri, ho ceduto ad una forza più forte di me. Ho imparato a sentire la mia anima. In ogni sua vibrazione. Ho imparato ad interpretarne i segnali. E forse ad accettarla. Sebbene contorta, a momenti. Vivace. Più di quel che pensavo.


lunedì 19 maggio 2014

'cause it's not just a recipe. It's a story.



Ve lo confesso: non avrei mai pensato di riuscirci davvero.

Avevo aspettato questo momento da tempo, credo dagli albori di Me and food.



Ho tenuto tanti piccoli progetti (ambizioni?!) nascosti in un cassetto, che forse per troppo tempo avevo abbandonato e chiuso a chiave. Pensare di aprirlo mi spaventava. Credevo di interrompere un equilibrio, che poi così stabile non era.

Non ne avevo il coraggio. Il coraggio. Forse la chiave che ha fatto in modo che lo riaprissi. Mi ci sono persa e ho avuto paura per qualche istante. Poi però ho trovato un mondo nuovo, che non avevo immaginato.



Il mio di mondo. Il mio posto, le mie risposte. Li vedevo.



Non lo so se sono pronta, però una cosa l'ho imparata.

Ascoltarsi è l'unica soluzione. E non c'è via di uscita.



Il video, quindi. Questa la sorpresa che vi avevo accennato qualche mese fa. Non potete immaginare quanto sia soddisfatta del mio primo post con video (disponibile su Vimeo). Il mio primo esperimento con delle riprese. Un'esperienza che non dimenticherò. Con risate, sacchi di farina e props appiccicosi. Un'assistente speciale e paziente, che ha saputo supportarmi e aiutarmi.

Un video casalingo e spontaneo. Con sviste ed imperfezioni.

Sincero, semplicemente.



È una storia (non chiamatela video-ricetta), che racconta di una giovane ragazza che ha sempre amato le cose semplici e genuine. Che impazzisce per i vestiti di jeans e le trecce di lato. Che non cucina mai senza grembiule. Che sorride vedendo un vaso di fiori freschi.

E che in un pomeriggio di primavera ha cucinato delle soffici shortcakes al latticello.

Poi le ha mangiate con frutti rossi freschi e panna montata.

E una spolverata di zucchero a velo, sì.

Come dimenticarlo. :)


Ecco, questa è la mia storia:




(cliccate sull'immagine-video per riprodurlo oppure guardatelo qui)
 
(click the image-video below to reproduce it or watch it here)






 



 





 shortcakes al latticello con frutti rossi freschi e panna



tratta e modificata da The Kinfolk Table, Recipes for small gatherings, Nathan Williams



ingredienti:



210 g di farina, setacciata

50 g di zucchero

6 g (2 cucchiaini circa) di lievito bio per dolci

un pizzico di vaniglia Bourbon in polvere

115 g di burro a tocchetti, morbido

80 ml di latticello

1 uovo, sbattuto



in più:



burro sciolto

zucchero



per servire:



frutti rossi misti freschi, lavati ed asciugati

panna semi-montata

zucchero a velo



In una ciotola capiente mescolare con un cucchiaio di legno la farina, lo zucchero, il lievito e la vaniglia. Aggiungere il burro a pezzi e con la punta delle dita iniziare ad impastare, incorporandolo agli ingredienti secchi. Continuare fino a che si ottiene una consistenza molto granulosa, somigliante al pangrattato. Unire il latticello e l'uovo, continuare a mescolare con un cucchiaio di legno. Quando l'impasto ha una consistenza soda ed omogenea trasferirlo su un piano di lavoro ben infarinato e lavorarlo, per ottenere una palla liscia. Dividerla in sei parti uguali, formando palline della stessa dimensione. Schiacciarle leggermente e metterle su una teglia rivestita di carta forno. Spennellarle con il burro fuso e spolverizzarle con dello zucchero. Infornare a 180° e cuocere per circa 20-25 minuti. Controllare la cottura con lo stecco.



Servire le shortcakes tiepide con qualche cucchiaio di panna semi-montata e qualche cucchiaio di frutti freschi. Spolverate con abbondante zucchero a velo.



Note:



  • la base del dolce non è molto zuccherata se mangiata singolarmente. I frutti, la panna e lo zucchero a velo completano e bilanciano perfettamente il piatto. È comunque possibile aggiungere un po' di zucchero all'impasto, soprattutto se avete intenzione di mangiarli da soli. Le vere shortcakes però desiderano sempre un po' di panna e frutti rossi (anche delle semplici fragole vanno bene). ;)
  • usate gli ingredienti a temperatura ambiente.


English version:



I confess it: I've never thought to really succeed in it.

I've been waiting for this moment since a lot of time, I guess from the dawn of Me and food.



I held many small projects (ambitions?!) hidden in a drawer, which I left abandoned and locked up. The thinking of opening it scared me. I believed I would have broken a balance, which actually wasn't so steady.

I hadn't the courage. Courage. Maybe the key which made me opening it again. I was lost in it and I was frightened at first. But after that, I found a new world which I didn't imagine.


My world. My place, my answers. I was seeing them.



I don't know if I'm ready, but I learned a thing.

The only solution is to hear your inside soul. There's no way out.



So, the video. This the surprise I roughed out some time ago. You can't imagine how happy and satisfied about my first post with video (available on Vimeo) I am. My first attempt with shots. An experience I won't forget. With tons of laughs, flour sacks and sticky props. A special and patient assistant, who was able to support and help me.

A home-made and spontaneous video. With slips and imperfections, for sure.

It's honest, in a so simple way.



It's a story (not a video-recipe) which tells about a young girl who has always loved simple and true things. She gets crazy for jeans dresses and braids by a side. She never cooks without apron. She smiles watching a flower bunch in a vase.

And during an afternoon of Spring she baked some spongy and fluffy buttermilk shortcakes.

And then she ate them with fresh berries and whipped cream.

Oh, and a huge wipe of icing sugar.

How to forget it. :)



Well, this is my story:


(video)

 
Buttermilk Shortcakes with whipped cream and fresh berries



adapted from The Kinfolk Table, Recipes for small gatherings, Nathan Williams



Ingredients:



210 g plain flour, sifted

50 g sugar

6 g (circa 2 tsp) bio baking powder

one pinch vanilla Bourbon powder

115 g butter, cut into small pieces and chilled

80 ml buttermilk

1 beaten egg



plus:



melted butter

sugar



to serve:



fresh berries, washed and dried

whipped cream

icing sugar



Combine in a large bowl flour, sugar, baking powder and vanilla. Mix with a wood spoon. Add the butter and start kneading with the top of your fingers, incorporating it to the dry ingredients. Keep working until you get a nubby consistence (crumbled). Add buttermilk and the egg, keeping mixing with the spoon. When the dough is homogenous, move it on a well-floured working board and work it to obtain a smooth ball. Divide the mixture into six same parts, shaping balls with the same size. Press them a bit and put them into a baking tray covered with wax paper. Brush the shortcakes with some melted butter and sprinkle with sugar. Bake to 180° for 20-25 minutes, checking the baking with a toothpick.



Serve the shortcakes lukewarm with some spoons of whipped cream and some berries. Sprinkle with lot of icing sugar.



Notes:

  • the cake base isn't very sugary if you eat it alone. Berries, cream and icing sugar complete and balance perfectly the shortcakes. Anyway you can add some sugar (don't exaggerate) if you want to eat them as they are. Actually the real version of the cake wants a bit of cream and some berries (even strawberries are so good). And trust me, there's a why! ;)
  • use ingredients at room temperature.





















mercoledì 7 maggio 2014

Ode to Spring.







 Avrei molte cose da dirvi.

Tante, forse troppe, sono in ballo.

Mi sembra quasi di non riuscire a seguire questa storia, che poi è la mia.

Respiro l'aria di primavera, una primavera così diversa. Intensa, non c'è dubbio. Piena di qualcosa che nemmeno io so interpretare. Una primavera che mi fa perdere le parole. Che non dimenticherò.

Voglio che significhi rinascita. L'inizio di un nuovo capitolo. 



Questo post sarà un'ode a questa stagione. Pieno di colori, rosa pallido e fiori. Diverso dal solito, oltre ad essere più ricco. Perchè adesso molte cose cambieranno, anche qui. Forse è giunta l'ora che pian piano vi prepari a questa rivoluzione. :) Un passo per volta. Prometto che vi spiegherò tutto, magari in un post ad hoc. Credo lo meritiate.